Russia e Cina hanno esteso il Trattato di buon vicinato, amicizia e cooperazione e si pongono come un esempio di “un nuovo tipo di relazioni internazionali” in una fase di “cambiamenti turbolenti” nello scenario globale. Con questo messaggio, lanciato dal presidente cinese, Xi Jinping, Mosca e Pechino sanciscono un nuovo capitolo dei loro legami che le porta più lontano dall’Occidente.
Il Trattato, appena rinnovato da Jinping e Putin, “è una pratica vivida per costruire un nuovo tipo di relazioni internazionali”, ha commentato il leader cinese e “non importa quanti ostacoli debbano essere superati, Cina e Russia continueranno a unire i loro sforzi e ad andare avanti con determinazione”.
L’accordo - ha evidenziato Putin - è “un meccanismo a più livelli di coordinamento bilaterale che non ha analoghi nella pratica mondiale”, e Russia e Cina possono giocare “un ruolo stabilizzatore negli affari mondiali”. Il capo del Cremlino fa poi riferimento ai dossier aperti: penisola coreana, Siria, Afghanistan e l’accordo sul nucleare con l’Iran. Ma anche la riduzione della dipendenza dal dollaro statunitense.
L’estensione del Trattato firmato nel 2001 tra Mosca e Pechino giunge a pochi giorni dal fallimento del tentativo di un summit tra Ue e Russia, e a poche settimane dalle forti critiche del G7 e della Nato alla Cina.