“Tutto ciò di cui abbiamo discusso ieri è trapelato ai giornali. Non è appropriato, non è così che si è svolta la conversazione”. È un Xi Jinping piuttosto seccato quello ripreso in un fuorionda dalle telecamere di una tv canadese al G20 di Bali mentre rimprovera il primo ministro Justin Trudeau. I due si erano incontrati martedì (15 novembre) per un breve bilaterale di 10 minuti durante il quale il leader di Ottawa aveva sollevato “serie preoccupazioni” sulle infiltrazioni cinesi in Canada.
“Noi crediamo in un dialogo libero, aperto. Continuerò a lavorare in modo costruttivo, ma ci saranno cose sulle quali non saremo d’accordo”, gli risponde Trudeau. “Se sei sincero allora possiamo comunicare. Altrimenti è difficile. Creiamo le condizioni, prima”, gli ribatte il leader cinese prima di stringergli la mano un po’ nervosamente e con un mezzo sorriso.
Erano più di tre anni che i due non si incontravano. I rapporti tra Cina e Canada sono molto tesi dal 2018, quando a Vancouver fu arrestata Lady Huawei, e dal successivo arresto, per spionaggio, in Cina, dei due cittadini canadesi, i due Micheal, Kovrig e Spavor, poi rilasciati nel 2021.