Il primo ministro deve poter dire di no (alla realizzazione di uno Stato palestinese) ai nostri amici (statunitensi).
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“Il primo ministro deve poter dire di no ai nostri amici (statunitensi)”. Così Benjamin Netanyahu ha annunciato di aver comunicato agli Stati Uniti che si oppone alla realizzazione di uno Stato palestinese come parte di ogni scenario del dopoguerra a Gaza.
“In ogni futuro accordo, Israele ha bisogno del controllo di sicurezza di tutto il territorio ad ovest del Giordano, questo collide con l’idea di sovranità, che cosa ci possiamo fare?”, ha evidenziato Netanyahu in una conferenza stampa in cui ha affermato che Israele continuerà l’offensiva a Gaza fino ad “una decisiva vittoria su Hamas”.
“Per 30 anni - ha aggiunto - sono stato coerente sostenendo una cosa semplice: il conflitto non riguarda la mancanza di uno Stato ma l’esistenza di uno Stato”. Netanyahu probabilmente si riferisce all’indiscrezione Nbc sulla proposta del segretario Antony Blinken di una normalizzazione con l’Arabia Saudita in cambio di un “percorso” per la nascita di uno Stato palestinese. Secondo il premier, “da ogni territorio da cui ci ritireremo avremo terrore. È successo nel sud Libano, a Gaza, Giudea e Samaria (Cisgiordania)”.