
Donald Trump insiste sulla sua idea shock di assumere il controllo di Gaza e guidare il processo di ricostruzione, mentre Israele ha colto la palla al balzo e prepara un piano per consentire un non meglio precisato sfollamento “volontario” dei palestinesi dalla Striscia.
Il presidente Usa ha affidato ad un post su Truth l’illustrazione del suo piano. “La Striscia di Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele alla fine dei combattimenti. I palestinesi, persone come Chuck Schumer (il leader dem del Senato, di fede ebraica, ndr), sarebbero reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione. Avrebbero davvero la possibilità di essere felici, sicuri e liberi”, ha scritto, ribadendo quindi la prospettiva di trasferire altrove gli abitanti di Gaza.
Gli Usa poi si metterebbero alla guida della rinascita edilizia della Striscia, senza necessità di truppe sul terreno: “Gli Stati Uniti, lavorando con grandi team di pianificazione urbanistica da tutto il mondo, inizierebbero lentamente e attentamente la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari complessi residenziali del suo genere sulla Terra. Non ci sarebbe bisogno di soldati degli Stati Uniti! La stabilità regnerebbe nella regione!!!”.
I media Usa intanto provano a interpretare le motivazioni di una simile mossa. Tra gli altri, il Washington Post avanza quattro ipotesi. La prima è un tentativo di distrarre l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica da un’altra presa di possesso, questa volta reale: quella del governo, con tagli drastici, epurazioni, e deregulation. La seconda è che si tratti di un’arma negoziale, per premere su Riad per la normalizzazione delle relazioni con Israele, rinunciare allo Stato palestinese ed erogare fondi per la ricostruzione, minacciando lo sbarco Usa se le due maggiori potenze regionali non trovano un accordo. C’è poi la ‘madman theory’, la teoria dell’uomo pazzo e imprevedibile che Trump asseconderebbe per ottenere i suoi obiettivi. Infine, una svolta dall’isolazionismo dell’America First alle ambizioni “imperialiste” come elemento chiave della sua eredità.