
Riuniti al Cairo, i leader dei paesi arabi hanno approvato un piano da 53 miliardi di dollari proposto dall’Egitto per la ricostruzione della Striscia di Gaza senza alcuna evacuazione dei palestinesi residenti.
Si tratta di un disegno alternativo al progetto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che prevede il trasferimento in Egitto e Giordania di circa due milioni di gazawi.
Il piano arabo prevede che la ricostruzione avvenga entro il 2030. Oltre alle abitazioni, sono previsti un aeroporto internazionale, un porto commerciale e un porto per la pesca. Ma prima andranno rimossi i detriti lasciati dai bombardamenti attuati dalle Forze armate di Israele (circa 50 milioni di tonnellate) e bonificata l’area da ordigni inesplosi.
Il piano è stato accolto da Hamas, ma rifiutato dallo Stato ebraico, il quale sostiene la visione del tycoon di una nuova “riviera” multinazionale. Intanto la Casa Bianca ha etichettato la proposta del Cairo come un semplice “suggerimento”.