Sono stati annunciati i confini comunali del primo insediamento in Cisgiordania formalmente stabilito dal governo israeliano dal 2017, assegnando alla nuova area di Nahal Heletz circa 148 acri (un acro corrisponde a 4047 mq) di terra a sud-ovest di Gerusalemme, vicino a Betlemme.
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich, che ha promosso l’istituzione dell’insediamento, ritiene che aiuterà a collegare Gerusalemme al blocco degli insediamenti di Etzion e afferma che continuerà a combattere contro uno Stato palestinese “stabilendo i fatti sul campo”.
L’istituzione di Nahal Heletz è stata formalmente approvata dal governo nel giugno di quest’anno, insieme alla legalizzazione retroattiva di quattro avamposti illegali.
Come noto, per il governo israeliano e buona parte dei cittadini dello Stato medio-orientale, la Cisgiordania è una terra di fatto priva di sovranità; secondo la loro idea, non potrà mai esistere uno Stato palestinese, innanzitutto perché non riconoscono neanche l’esistenza di un vero e proprio popolo palestinese.