I rapporti tra Israele e le Nazioni Unite non sono mai stati facili, ma quale è oggi il ruolo dell’Unrwa? L’agenzia – creata nel 1948 per occuparsi dei rifugiati palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, ma anche in Libano, in Siria e in Giordania – è il simbolo del riconoscimento della “questione palestinese”, tanto che il suo statuto ne prevede lo scioglimento una volta che sia trovata una soluzione.
Israele accusa l’Unrwa di avere legami con Hamas. In un primo momento lo stato ebraico ha sostenuto che dodici esponenti dell’agenzia (su un totale di migliaia di dipendenti) avrebbero partecipato all’attacco del 7 ottobre, mentre ora si parla di 450 persone. Ma nessuna prova è stata fornita a supporto di tale tesi.
Israele vuole escludere l’organizzazione - che è il vero amministratore nonché il principale datore di lavoro della Striscia di Gaza, con le sue operazioni di distribuzione di aiuti alimentari e la sua rete di scuole e ospedali - dal futuro governo di Gaza per controllare meglio il territorio. Anche perché le Nazioni Unite sono considerate da Israele un’organizzazione dominata dai paesi del sud del mondo e ostile allo stato ebraico.
L’Onu ha effettivamente approvato numerose risoluzioni sui territori palestinesi occupati nel 1967, che però non sono mai state rispettate e che a volte sono state consapevolmente ignorate nello sviluppo degli insediamenti in Cisgiordania e Gerusalemme est. Di conseguenza, tenere alla larga le Nazioni Unite è diventato un obiettivo in sé, anche quando danno ragione a Israele, confermando le accuse di violenze sessuali nei confronti di Hamas.