Arriva dal Lussemburgo una sentenza destinata a far discutere. Secondo la Corte Ue, un consumatore deve poter sapere se un prodotto agricolo arriva da un insediamento israeliano situato in uno dei Territori occupati da Tel Aviv.
La convinzione espressa dalla Corte è che in assenza di una simile informazione il consumatore potrebbe essere ingannato e non possa esprimere la propria libera scelta di consumo fino in fondo.
Il governo respinge la decisione europea che, secondo il ministero degli Esteri del paese medio-orientale, “è uno strumento in una campagna politica contro Israele”. E, inoltre, “riduce le probabilità di raggiungere un accordo di pace e contraddice le posizioni di Bruxelles sul conflitto”.