
Dazi raddoppiati su acciaio e alluminio, oltra a una stretta brutale sull’industria auto. È la risposta degli Usa alla decisione della provincia canadese dell’Ontario di aumentare i dazi del 25% sull’energia elettrica venduta agli Stati Uniti. Non si ferma dunque la guerra commerciale iniziata dalla Casa Bianca (anche) contro il Canada nelle scorse settimane.
Poi arriva la minaccia. Se il Canada non fa un passo indietro sui dazi contro gli Usa, “il 2 aprile aumenterò sostanzialmente i dazi sulle auto in arrivo negli Stati Uniti, il che, in sostanza, farà chiudere definitivamente l’attività di produzione automobilistica in Canada. Quelle auto possono essere facilmente prodotte negli Stati Uniti!”.
Torna, in seguito, su uno dei suoi cavalli di battaglia. Secondo Trump, l’unica cosa sensata è che “il Canada diventi il nostro amato Cinquantunesimo Stato”. Una soluzione che – secondo lui - consentirebbe l’abolizione di ”tutte le tariffe” e anche di “tutto il resto”. E “la linea di separazione artificiale tracciata molti anni fa finalmente scomparirà” e “avremo la nazione più sicura e più bella del mondo”.
Infine, il colpo di scena. Trump ha annunciato che probabilmente riconsidererà il raddoppio dei dazi su alluminio e acciaio canadesi, dopo che il premier dell’Ontario ha annunciato la sospensione delle tariffe del 25% sull’elettricità fornita a tre stati Usa.