La risposta di Mosca alla serie televisiva prodotta da Hbo sulla tragedia di Chernobyl sarà trasmessa a partire dal prossimo autunno.
I 12 episodi, con la regia di Aleksei Muradov e girati per la rete russa Ntv, raccontano dell'agente della Cia Albert Lentz infiltrato a Pripyat, la città costruita nel 1970 per i dipendenti della vicina centrale di Chernobyl, del suo smascheramento da parte degli ucraini che gli mettono addosso l'agente Andrei Nikolaev e del successivo scontro fra i due alla centrale nucleare.
Evidentemente non si tratta di fatti reali. Tuttavia, lo scontro fra Cia e Kgb "ha un fondamento drammatico", ha spiegato Muradov al quotidiano online russo Meduza. Il sabotaggio da parte della Cia "nel 1986 era una ipotesi considerata seriamente. E per quanto ne so io – ha detto Muradov - avevano lasciato un appunto sulla scrivania di Gorbaciov in cui c'erano diverse spiegazioni per l'incidente, ma dato che in quel momento eravamo tanto amici degli statunitensi, questa ipotesi è stata messa da parte. Ma poi, come si è rivelato alla fine, gli Usa non ha nulla a che fare con questo incidente".