Arrivano altri 40 miliardi per contrastare gli effetti della pandemia. La manovra 2021, appena approvata ‘salvo intese’ dal consiglio dei Ministri, ma che per vedere la luce richiederà probabilmente ancora una decina di giorni, conterrà ancora una volta misure per far fronte all’emergenza coronavirus, per limitarne l’impatto sul mondo produttivo e del lavoro, per rafforzare e mettere in sicurezza la sanità e allo stesso tempo per stimolare la ripartenza del Paese.
Proroga della cassa integrazione Covid e conseguente blocco dei licenziamenti per chi la utilizza, prolungamento della decontribuzione al Sud per 5,7 miliardi e del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno per un altro miliardo, proroga delle garanzie per le imprese, sostegno ai lavoratori e ai settori più colpiti, sono solo alcuni degli interventi che verranno ‘duplicati’ a partire dal primo gennaio.
Da luglio partirà invece l’assegno unico per i figli, che - destinato anche ad autonomi e incapienti - sostituirà ed arricchirà le detrazioni per i figli a carico e gli attuali bonus a favore di mamme e bambini. L’assegno si sommerà sul fronte fiscale agli sgravi per l’assunzione dei giovani under 35 e al rifinanziamento del taglio del cuneo, ovvero ai cosiddetti 100 euro in busta paga, che da gennaio, con un esborso aggiuntivo per lo Stato di circa 1,8 miliardi, diventeranno strutturali anche per i redditi da 28.000 a 40.000 euro.