“Le autorità devono agire in fretta, in molti Paesi siamo sull’orlo del precipizio in termini di solvibilità, specialmente per le piccole e medie imprese”. L’allarme è di Mario Draghi, intervenuto nella veste di co-presidente del gruppo di lavoro del G30. Il problema è peggiore di quel che appare perché l’aiuto in termini di liquidità e la confusione causata dalla natura della crisi ne stanno mascherando le dimensioni.”
“Stiamo entrando in una nuova era - ha aggiunto - nella quale saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le economie”. Ora occorre passare a una fase molto più delicata in quanto più selettiva e l’ex governatore si chiede: “Chi dovrà decidere quali compagnie dovranno essere aiutate?”.
Draghi ha poi sottolineato l’importanza di affrontare il tema dei non performing loans (crediti deteriorati): “Potrebbero non essere un problema per la solvenza delle aziende di credito, ma potrebbero esserlo per la loro capacità di sostenere l’economia attraverso la concessione dei prestiti. Soprattutto alle Pmi che continuano a dipendere dal sistema bancario.”