La Commissione europea ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di introdurre nuovi dazi sull’importazione di auto elettriche dalla Cina a partire da luglio, che potranno arrivare fino al 48,1 per cento del valore del bene.
Questa misura mira a contrastare la concorrenza sleale delle aziende cinesi, che grazie agli ingenti sussidi governativi riescono a offrire auto a prezzi concorrenziali, mettendo così fuori mercato i produttori occidentali.
I nuovi dazi mirano a correggere questo squilibrio e a ostacolare ulteriormente l’arrivo di merci cinesi nei paesi membri. Ma, a prescindere dal tipo di prodotto, le importazioni complessive provenienti dalla Cina sono quelle che già sono più penalizzate dai dazi esistenti.
Nel 2022 è stato il paese che tra i partner commerciali dell’Ue ha registrato la quota più bassa di importazioni a dazio zero, e solo il 46 per cento delle merci cinesi è stato esente da imposte. Sono penalizzati in questo senso anche altri paesi asiatici, come Thailandia, Hong Kong e Indonesia.
Complessivamente, il 71 per cento delle importazioni dell’Ue sono avvenute a dazio zero.