L'Ucraina è il paese europeo più povero. E Kiev non trova la via d'uscita

I dati dell'Fmi indicano che il Pil pro capite in Ucraina è stato di 2.656 dollari. Il che vuol dire numero 134 al mondo e il più basso in Europa

È il paese europeo più povero. E Kiev non trova la via d'uscita

La stagnazione economica dell'Ucraina continua. Persino il piccolo paese confinante riesce a fare meglio di Kiev: nella classifica mondiale degli Stati più ricchi, la Moldavia (che conta appena 4 milioni di abitanti) si attesta al 133° posto (con un reddito pro capite di 2.700 dollari), mentre il Pil pro capite in Ucraina (con una popolazione di 44,4 milioni) è pari a 2.656 dollari. Il che vuol dire numero 134 al mondo e il più basso in Europa. La retribuzione media annua raggiunge i 325 dollari in Ucraina e 376 in Moldavia.

Nonostante la grave situazione, l’Fmi, in questo caso, non sta tuttavia pensando a un nuovo prestito. Secondo l’organizzazione con sede a Washington, il paese sta facendo marcia indietro sulle riforme richieste. Proprio per le inadempienze rispetto agli impegni presi con l'Fmi, si calcola che dal 1994 il paese abbia effettivamente ricevuto meno della metà dei fondi rispetto a quelli che il Fondo avrebbe potuto rendere da allora disponibili.

L'attuale programma di finanziamento dell'Fmi da 17,5 miliardi - concesso ad aprile 2017 - scade a marzo 2019. Ma Kiev non ha aumentato il prezzo del gas come invece richiesto dal Fondo.

È un'operazione - quella dell'incremento del prezzo dell'energia - che non è andata a buon fine neanche negli anni precedenti. Il primo ministro Volodymyr Groysman aveva prima accettato di aumentare le tariffe nel 2016, salvo poi rinunciare. Anche il governo dell'ex premier Yulia Tymoshenko nel 2009 si era impegnato a incrementare il prezzo del gas del 20%. In seguito ha cambiato idea, ma solo dopo aver ricevuto una tranche di aiuti da 3,3 mld. Il successore Mykola Azarov ha detto sì - prima di fare marcia indietro - al rialzo del 50%.

In realtà, Kiev potrebbe avere buone ragioni per resistere alle richieste dell'Fmi: l'attuale programma di prestiti ha comunque determinato una drastica riduzione - pari al 30% - nel consumo di energia in Ucraina, il che ha di fatto ridotto sensibilmente gli standard di vita in tutto il paese. E, poi, aver privatizzato oltre 3 mila società statali - con l'elogio dell'Fmi - presupponendo che la deregolamentazione fosse di per se sufficiente per aumentare la crescita e ridurre la corruzione, si è rivelato un grave errore.

La situazione a Kiev è così critica che le riserve detenute in valuta estera ammontano ad appena 0,8 mld di dollari.

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