I 529 parlamentari ugandesi hanno ricevuto 200 milioni di scellini ciascuno, pari a 48 mila euro, per acquistare una macchina nuova, mentre l’Uganda è alle prese con l’epidemia di Covid e le sue terribili conseguenze economiche e sociali in un Paese dove il salario medio di un operaio è di 24 euro e un insegnante arriva appena a 64 euro.
“È inaccettabile che il governo conceda lussi a un piccolo gruppo in Parlamento che continua a ricevere un salario mensile di oltre 30 milioni di scellini (8 mila euro), mentre la maggioranza della popolazione non riesce a nutrirsi”, ha commentato indignata Anet Nana Namata, direttore esecutivo della Union of Human Rights Defenders Uganda.
“Questo atto è vergognoso in un momento in cui il governo chiede ai privati cittadini di contribuire economicamente a comprare vaccini per il Covid”, ha sottolineato Moses Isooba, leader del Forum nazionale delle Ong, suggerendo che tale somma si sarebbe potuta utilizzare per dare 20 euro “ai 500 mila ugandesi più vulnerabili”.