I suoi dispositivi antisismici e antivibranti sono utilizzati per proteggere edifici, ponti, e viadotti in giro per il mondo: dallo Storebalt Bridge in Danimarca al ponte Stonecutters ad Hong Kong, dall’Ospedale del Mare di Napoli al Rion-Antirion Bridge in Grecia. Di sfide impossibili, la Fip di Padova, ne sa qualcosa. E se quell’enorme sfera d’acciaio in grado di bilanciare scosse sismiche e forti raffiche di vento collocata alla sommità del Taipei 101, a ben 508 metri di altezza su Taiwan, funziona, il merito è suo.
Collocata alla sommità della struttura, tra l’87° e il 92° piano, un’enorme sfera d’acciaio di 5.5 metri di diametro costituita da 41 dischi sovrapposti di diametro variabile, e dall’incredibile peso di 660 tonnellate (l’equivalente del peso di due aerei Boeing 747), serve a proteggere l’edificio dalle azioni orizzontali generate da sisma e vento.
La sfera, sospesa a dei cavi in acciaio collegati alla struttura, inizia ad oscillare in verso opposto alla struttura andando di fatto a ridurre sensibilmente l’effetto del terremoto (esattamente quanto accaduto con lo spaventoso sisma registrato a Taiwan nei giorni scorsi), perché le forze di inerzia che sollecitano la sfera hanno verso opposto rispetto alle rimanenti che sollecitano l’edificio. Può oscillare con un’ampiezza che va da un minimo di 1 centimetro fino ad un massimo di un metro e mezzo in caso di vento eccezionale o di un evento sismico.