Il rapido riequilibrio strutturale della Cina sta creando nuove polarizzazioni tra settori, industrie e mercati. Ecco allora che gli indicatori macroeconomici tradizionali rischiano di non essere più rappresentativi delle performance macroeconomiche. Tra gli altri, il Pil è ormai uno strumento obsoleto, in particolare per un'economia estesa, diversificata e in rapida evoluzione come quella cinese.
Ad esempio, nell’ambito della produzione industriale, quella mineraria è diminuita dell'1,3 per cento su base annua, in virtù degli sforzi di Pechino volti a rafforzare gli standard ambientali sul riscaldamento in vista della stagione invernale. Allo stesso tempo, la produzione di apparecchiature elettroniche, computer e prodotti correlati all'IT ha continuato a crescere fortemente, in aumento del 13 per cento rispetto a un anno fa.
Una tendenza simile è evidente anche negli investimenti aziendali. La crescita di quelli in immobilizzazioni si è attenuata a ottobre, causata dalla diminuzione del 2,2 per cento rilevata nelle industrie più inquinanti. Dall’altro lato, la spesa in conto capitale delle aziende nei settori ad alta tecnologia ha continuato a salire, con un incremento del 17 per cento rispetto all'anno precedente. Il perché va ricercato nella scelta del presidente cinese, Xi Jinping, di promuovere l'innovazione tecnologica.
Infine, i mutamenti nei comportamenti dei consumatori hanno determinato una continua divergenza tra le vendite al dettaglio online (+34 per cento) e offline (+6 per cento).
Il punto è che il rapido riequilibrio della Cina sta rendendo gli indicatori tradizionali inadeguati nel fotografare la realtà macroeconomica. La chiave, quindi, per interpretare la dinamica degli investimenti in Cina è comprendere le politiche. Senza valutare l'impatto delle principali riforme attuate negli ultimi 12-18 mesi, gli investitori avrebbero difficoltà a capire le dinamiche nei mercati cinesi.
Per gli investitori, prestare attenzione alle politiche e al riequilibrio economico sarà sempre più importante rispetto alla previsione su quanto aumenterà il Pil.