Prezzi freddi a gennaio in tutta Europa, un segnale negativo che si accompagna al calo dell’indice Markit dell’attività manifatturiera in Europa a 49,2 punti a febbraio dai 50,5 di gennaio.
In Italia l’Istat conferma che il tasso di inflazione ha rallentato allo 0,9% a gennaio dall’1,1% di dicembre, come anticipato dalle stime preliminari. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%.
L’andamento dei prezzi al consumo ha rallentato per il terzo mese consecutivo in Francia, segnando +1,2% su anno a gennaio. Lo ha comunicato l’Insee, aggiungendo che su base congiunturale il calo è stato dello 0,4%.
L’inflazione in Germania viene confermata all’1,4% a gennaio, in frenata rispetto all’1,7% di dicembre. L’ufficio federale di statistica Destatis conferma i dati delle stime provvisorie. Si tratta del terzo rallentamento consecutivo, dopo il 2,3% di novembre e il 2,5% di ottobre.
In contrazione, inoltre, l’attività manifatturiera nell’Eurozona a febbraio. Il relativo indice Pmi, calcolato da Markit è sceso a 49,2 punti dai 50,5 di gennaio contro stime che indicavano un calo più contenuto a 50,3 punti. Si tratta della lettura preliminare. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.