“Nel caso di Fca stiamo parlando comunque, al di là della capogruppo, di fabbriche italiane che occupano moltissimi lavoratori italiani”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte riferendosi alla richiesta di un prestito di 6,3 mld da parte di Fca.
Il Gruppo automobilistico, che ha portato la sede legale nel Paesi Bassi e quella fiscale nel Regno Unito, oltre a occupare numerosi lavoratori, parla di ‘ecosistema’ (riferendosi all’indotto) visto che le commesse Fca rappresentano il 40% di quelle della componentistica italiana e valgono circa 50 miliardi.
Tornando a Conte, il premier ha aggiunto che “dobbiamo rendere più attraente il nostro ordinamento giuridico. Dobbiamo chiederci: perché vanno all’estero? Non c’è solo ovviamente un diritto societario più attraente, ci sono anche agevolazioni fiscali, il cosiddetto dumping fiscale. E noi non intendiamo più concedere questo vantaggio. Stiamo lavorando a questo.”