È in sintesi quanto sostenuto da Mario Draghi nel discorso di apertura del Meeting di Rimini.
Seguono i passaggi chiave dell’intervento dell’ex governatore della Bce.
Giovani
Quando si esauriranno i sussidi, il pericolo è che ai giovani resti “la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e i redditi futuri. Il rischio reale è quello di una distruzione di capitale umano di proporzioni senza precedenti dagli anni del conflitto mondiale”.
Trasparenza e condivisione
“La costruzione del futuro, perché le sue fondazioni non poggino sulla sabbia, non può che vedere coinvolta tutta la società che deve riconoscersi nelle scelte fatte perché non siano facilmente reversibili. Trasparenza e condivisione sono sempre state essenziali per la credibilità dell’azione di governo e lo sono specialmente oggi”.
Ripresa e incertezza
Il ritorno a una crescita “che rispetti l’ambiente e non umili le persone è un imperativo assoluto. Ma una vera ripresa dei consumi e degli investimenti si avrà solo col dissolversi dell’incertezza che oggi osserviamo e con politiche economiche che siano allo stesso tempo efficaci nell’assicurare il sostegno delle famiglie e delle imprese credibili, perché sostenibili nel tempo”.
Debito buono e cattivo
Non sappiamo se torneremo mai a una normalità pre-Covid. Meglio prepararsi a un mondo in cui bisognerà fare in modo che i colossali debiti accumulati in questa fase restino “buoni” e non si trasformino nel veleno che potrebbe distruggere l’ordine costituito. Il debito sarà “buono se sostenibile e se utilizzato a fini produttivi come l’istruzione, le infrastrutture, e la ricerca. Sarà cattivo se utilizzato per fini improduttivi”.
Ue
In Europa “dobbiamo pensare a riformare l’esistente senza abbandonare i principi generali che ci hanno guidati in questi anni: la coesione comunitaria, il multilateralismo nelle relazioni globali, l’adesione a un ordine giuridico mondiale”.
Recovery Fund e Bilancio pluriennale
Anche se il negoziato ha rischiato di spaccare nuovamente il continente, l’Ue ne è uscita comunque “rafforzata”. Ma è pur vero che il passo in avanti “dovrà essere cementato dalla credibilità delle politiche economiche”.
Reinhold Niebuhr
La filosofia dei prossimi mesi e anni dovrà essere improntata alla famosa preghiera di Reinhold Niebuhr a Dio, perché gli desse “la serenità per accettare le cose che non può cambiare, il coraggio di cambiare quelle che può cambiare e la saggezza di capire la differenza”.