I numeri dell'economia informale in Marocco sono eloquenti: 15 miliardi di euro è il valore del sommerso che corrisponde al 20% del Pil, escludendo però l'agricoltura, e riguarda 2,4 milioni di posti di lavoro. È l’analisi choc della Confederazione delle imprese del Marocco (Cgem).
Lo studio delinea un quadro complesso, che vede l'economia informale alimentare il deficit pubblico e influire sulle imprese marocchine, sui consumatori finali e sull’occupazione. Il settore più colpito è il commercio: il 68% del fatturato è in nero.
Lo studio propone di rafforzare i controlli su tutti i fronti e di creare condizioni favorevoli per lo shift da lavoro informale a formale. Il Cile in questo modo è riuscito ridurre il peso del sommerso al 10%.
L’associazione datoriale punta a creare un ambiente più competitivo e auspica la riduzione dell’Iva, oltre all’aumento dei dazi sulle importazioni, proprio come ha fatto la Turchia dove l’economia informale è stata ridotta del 20%.