L'espansione economica globale si sta rafforzando grazie alla spinta di tre fattori: investimenti, commercio e occupazione. Lo sostiene l'Ocse, che però avverte i governi: “Il ritmo di espansione nel periodo 2018-19 dovrebbe essere più rapido rispetto al 2017, ma appaiono tensioni che potrebbero minacciare una crescita forte e sostenibile a medio termine”.
L’organizzazione con sede a Parigi prevede che l’economia globale crescerà del 3,9% sia nel 2018 che nel 2019 in virtù degli investimenti privati e del commercio che riprendono in seguito alla crescente fiducia di imprese e famiglie. Anche l’inflazione è destinata a salire, seppur lentamente.
L’Interim economic outlook sottolinea come la spinta alla crescita nel breve termine sia connessa alle riduzioni delle imposte e agli aumenti di spesa negli Stati Uniti, nonché agli stimoli fiscali previsti in Germania, ma evidenzia al contempo una serie di rischi collegati al settore finanziario, ai quali si è ora aggiunto l’aumento del protezionismo.
“La crescita è costante o in miglioramento nella maggior parte dei paesi del G20 e l’espansione continua”, ha detto il capo economista Ocse, Alvaro Pereira. Che ha, poi, aggiunto: “In questo contesto un’escalation delle tensioni commerciali sarebbe dannosa per la crescita e l’occupazione. I paesi dovrebbero fare affidamento su soluzioni collettive come il Global Forum on Steel Excess Capacity per affrontare questioni specifiche. La salvaguardia del sistema commerciale internazionale basato su regole è fondamentale.”