Anche il Cile si è messo sulla scia del trend crescente dell'economia globale. Le previsioni sul Pil sono aumentate dello 0,9% e dello 0,5%, rispettivamente, per il 2018 e il 2019. Secondo le stime dell’Fmi, il paese dovrebbe crescere oltre il 3% entro il 2020, il che consentirebbe di recuperare il terreno perduto negli ultimi quattro anni, dove il tasso di crescita medio era inferiore al 2% su base annuale.
Se le proiezioni dell’organizzazione di Washington sono corrette, il Pil procapite supererebbe nel 2022 la barriera di 30 mila dollari. Un passo avanti, ma non ancora abbastanza per raggiungere paesi come Grecia, Spagna e Portogallo.
Il Cile deve attuare una serie di riforme se vuole ottenere una crescita a lungo termine più lunga e sostenuta, specialmente in un contesto in cui la crescita globale non è garantita oltre il 2020. Evidentemente i fattori esterni non possono essere controllati, ma è importante che siano rafforzati i fattori interni legati alla crescita, come la produttività.
Pertanto, se non si attuano riforme che favoriscano una crescita sostenuta nel lungo periodo, il paese rischia di tornare all’andamento lento degli anni passati.