Il presidenzialismo è una delle mie priorità. Il semipresidenzialismo alla francese non è il mio sistema preferito ma quello sul quale c’è maggiore convergenza.
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Quasi tre ore di conferenza stampa di fine anno. Giorgia Meloni non si è sottratta a ben 45 domande e alla fine emergono alcune notizie: sì al controllo pubblico della rete tlc, alla riforma fiscale e della giustizia; no alla guerra russa in Ucraina e alla repressione iraniana. In Libia e in Africa l'Europa non deve più indietreggiare a vantaggio di Russia, Turchia e Cina. Il presidente del Consiglio si è poi espressa su un altro suo cavallo di battaglia, il presidenzialismo.
“Non escludo un’iniziativa del governo” sul presidenzialismo – ha spiegato Meloni - ma se “ci fossero disponibilità a livello parlamentare, non avrei preclusioni”, il tema è “che non sarò così sprovveduta dal non capire atteggiamenti dilatori. Da gennaio incontreremo le opposizioni. Confermo che il presidenzialismo è una delle mie priorità ed è un obiettivo a cui tengo particolarmente. Credo che possa fare bene all’Italia una riforma che consenta di avere stabilità e governi frutto dell’indicazione popolare”. Il semipresidenzialismo alla francese “non è il mio sistema preferito” ma “quello sul quale c’è maggiore convergenza. Sono disposta a parlare di tutto ma la riforma la voglio fare”.