“La situazione economica sta migliorando, ci sono capacità creative, con un tessuto di Pmi estremamente potente che esporta", ha spiegato il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi, salvo poi ammettere che “l’economia italiana non sia certamente la migliore a livello europeo, anche se possiamo avere fiducia nella ripresa del paese”.
Un pò di bastone e carota anche rispetto al debito pubblico, che secondo Moscovici resta molto alto, anche se ora "comincia a scendere”.
Ma c’è qualcosa che lo preoccupa di più: sono le elezioni del 4 marzo. A tal punto da considerare il caso dell'Italia tra i "rischi politici" all'orizzonte in Europa. E scende nel dettaglio, tornando a criticare i grillini, dopo averlo fatto a novembre 2017 (“Io non voterei M5S”), spiegando che la proposta di Luigi Di Maio di sfondare il tetto del 3 per cento nel rapporto tra deficit e Pil "è un controsenso assoluto”. Il commissario spiega che il tetto è stato fissato per evitare che il debito slitti ulteriormente. Ridurre il deficit significa ridurre il debito e ridurre il debito significa rilanciare la crescita.