I sindaci possono disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento. Sì all’attività sportiva e motoria all’aperto, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Stop agli sport di squadra dilettantistici.
Alle superiori sì alla didattica a distanza alternata però a quella in presenza e unita a una più marcata diversificazione degli orari di entrata ed uscita degli alunni. Le università predispongono, in base all'andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative.
Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 sino alle 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24, la ristorazione con asporto.
Cinema e teatri restano aperti con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale. Sospese anche tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza.
Ma forse la notizia più importante è nella risposta a una domanda di Giulio Gambino sul Mes. Conte ha fatto capire di non essere assolutamente convinto della necessità al momento di attingere al Meccanismo europeo di stabilità.