L’Iran ha lanciato l’operazione ‘Soleimani Martire’ sferrando un attacco missilistico in Iraq contro due basi che ospitano le truppe statunitensi e quelle della coalizione, tra cui militari italiani.
Una pioggia di cruise e di missili balistici a corto raggio partita dal territorio iraniano e che si è abbattuta contro la base di al-Asad e contro quella di Erbil, come prima rappresaglia per l’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa. Sono almeno 80 i morti (sarebbero tutti iracheni).
Il personale del contingente militare italiano a Erbil si è radunato in un’area di sicurezza - secondo quanto appreso dall’Ansa - e gli uomini si sarebbero rifugiati in appositi bunker. Risultano tutti illesi.
L’Iran minaccia quindi “azioni ancor più devastanti” se gli Usa dovessero decidere di rispondere. “Se l’Iran dovesse essere attaccato sul proprio territorio - avvertono le Guardie Rivoluzionarie - Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite in un terzo round di attacchi da parte di Teheran”.