Il 2,2% del Pil mondiale o 230 dollari pro capite. A tanto ammontano le spese militari dei paesi a livello globale, che nel loro complesso raggiungono la quota di 1.739 miliardi di dollari con un aumento marginale dell'1,1% in termini reali nel 2017 rispetto all’anno precedente. È il quadro delineato dalle statistiche pubblicate dall’International Peace Research Institute di Stoccolma.
La moltiplicazione dei conflitti nel mondo (in particolare nel Golfo e in Asia) e la lotta contro il terrorismo sono i principali fattori che hanno favorito lo spostamento nelle spese militari mondiali dall'area euro-atlantica alla regione medio-orientale e asiatica. Arabia Saudita, Cina, Corea del sud, India, Iran e Iraq stanno tutti aumentando le loro spese militari.
Con un bilancio complessivo di 228 miliardi di dollari Cina e Arabia Saudita si posizionano, rispettivamente, al secondo e terzo posto nel mondo. Le spese militari cinesi sono aumentate ancora nel 2017, continuando una tendenza al rialzo che dura da oltre due decenni. Invece, le spese della Russia sono diminuite per la prima volta dal 1998, ma più che altro a causa della crisi economica piuttosto che per un effettivo cambio di strategia.
Gli Stati Uniti si confermano stabili al primo posto con 610 mld di dollari nel 2017, una cifra superiore alla somma cumulata dei successivi sette paesi in classifica.