Dopo il pallone-spia cinese, il Pentagono ha trovato un altro strumento che i servizi segreti di Pechino potrebbero utilizzare per scippare informazioni agli Stati Uniti. Sarebbero le grandi gru che caricano e scaricano container nei porti americani.
Leader di mercato nella produzione di queste attrezzature portuali è l’azienda statale Zpmc di Shanghai che controlla circa il 70% del mercato globale delle gru e avrebbe venduto le sue attrezzature in più di 100 paesi.
Secondo il Pentagono, le gru ‘made in China’ piazzate sulle banchine di porti commerciali degli Stati Uniti e usate anche dalla US Navy, sarebbero ‘cavalli di Troia’ dello spionaggio: contengono sofisticati sensori che registrano e tracciano provenienza e destinazione dei container mettendo in allarme il controspionaggio americano.
Il ragionamento è che le gru cinesi potrebbero, ad esempio, rilevare gli spostamenti di materiale utilizzabile in operazioni delle forze armate Usa e catturare informazioni sulle forniture militari dirette dagli Stati Uniti agli alleati, dall’Ucraina a Taiwan. Un’altra possibilità è che le gru possano essere programmate per ostacolare al momento opportuno i trasporti di materiale dai porti degli Stati Uniti.
La risposta del ministero degli Esteri di Pechino è breve: “Speculazioni completamente paranoiche”.