Un cambio repentino di programma. Qualcosa è andato storto al vertice di Hanoi tra Donald Trump e Kim Jong-un. Entrambi i leader hanno lasciato l’hotel Metropole, il luogo del vertice, ritornando nei rispettivi alberghi e annullando l’ultimo pranzo di lavoro. Il segno che Stati Uniti e Corea del Nord non hanno trovato un’intesa sul testo da consegnare al mondo, quindi sui prossimi passi sulla strada verso la denuclearizzazione.
"I due leader hanno percorso varie strade per portare avanti la denuclearizzazione e concetti economici. Nessun accordo è stato raggiunto questa volta, ma i rispettivi team non vedono l’ora di vedersi in futuro", ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders.
"Lavoriamo per la pace, l'incontro è stato produttivo, e c'erano diverse opzioni ma è ancora troppo presto per firmare qualcosa", ha detto Donald Trump nella conferenza stampa al termine del vertice. "Sulla denuclearizzazione il presidente Kim non era pronto a darci quello che vogliamo: a volte è necessario lasciare il tavolo della trattativa", ha detto Trump. Che ha, poi, aggiunto: "Ho rifiutato la richiesta di togliere le sanzioni" avanzata da Pyongyang. "Le differenze sono state ridotte", ma Kim "ha una certa visione che non coincide con la nostra", ha concluso il presidente.
La maggior parte degli analisti si aspettava un accordo allo scopo di mantenere aperto il dialogo. Questo “no-deal” è, invece, una brusca frenata nel processo di disgelo iniziato un anno fa.
Ma quello passato a Hanoi non è stato tempo perso per Trump. Prima del vertice con Kim, gli Usa hanno concluso una trattativa importante: venderanno aerei al Vietnam per un valore di 20 mld. Il presidente Usa e l'omologo vietnamita Nguyen Phu Trong hanno presenziato alla firma di alcuni contratti con Boeing protagonista.