L’Ue riapre, dal primo luglio, le sue frontiere esterne a 15 paesi terzi. Fuori dall’elenco Brasile, Russia e Stati Uniti. Sono, invece, inclusi Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e Cina (quest'ultima è tuttavia soggetta alla conferma della reciprocità). La lista verrà aggiornata ogni due settimane.
L’Italia che inizialmente sembrava essersi accodata ai Paesi favorevoli alla riapertura è però orientata a tenere le sue frontiere esterne chiuse a tutti quanti.
Il nostro Paese potrebbe non essere l’unico a prendere tale decisione. La lista europea infatti non è vincolante, visto che la decisione sui confini esterni è di competenza nazionale.