
Il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan sarà completato entro la fine di agosto. Lo ha precisato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Gli americani hanno già lasciato, dopo 20 anni, la cruciale base aerea di Bagram, a nord di Kabul, cuore delle operazioni statunitensi nel paese.
Il presidente Joe Biden ha indicato come obiettivo il ritorno a casa di tutti i militari americani entro l’11 settembre, anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle. “Il piano sul ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan prosegue come previsto - ha detto il presidente -. Siamo stati in questa guerra per 20 anni penso cha abbiano la capacità di sostenere il loro governo.”
Se da un lato gli Usa abbandonano l’Afghanistan al proprio destino, lasciando la patata bollente nelle mani di Mosca e (probabilmente) Pechino, dall’altro la Difesa statunitense ha deciso di far sentire la propria voce nel Mar Nero. Durante una teleconferenza organizzata dall’Ambasciata americana a Londra, parlano con ‘Repubblica’ gli alti militari a capo delle esercitazioni di Usa e Nato ‘Sea Breeze’, cui partecipa anche l’Italia dopo le tensioni dei giorni scorsi tra Russia e il cacciatorpediniere britannico Hms Defender: “Tutti devono rispettare le regole, Mosca inclusa”. “Il Mar Nero non appartiene a una nazione. Si tratta di acque internazionali e tutti i Paesi hanno il diritto di operare in questa area del mondo”. A parlare così è il capitano Kyle Gantt.