Nonostante le minacce di Donald Trump, Ankara ha acquistato i nuovi missili russi S-400. Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che saranno consegnati a luglio.
Tuttavia, il piano della Turchia di avvalersi del sistema di difesa aerea russo è stato causa di forti tensione all'interno dell'alleanza militare della Nato, alla quale appartengono sia gli Stati Uniti che la Turchia. Washington teme che Mosca possa spiare gli aerei della Nato attraverso gli S-400.
Per cercare di scoraggiare Ankara dall'accordo, Washington ha sospeso un importante programma congiunto tra i due paesi riguardante i caccia F-35 e ha minacciato di imporre alla Turchia ulteriori sanzioni economiche.
Gli Usa hanno pure tentato la via “morbida”, offrendo il costoso sistema missilistico Patriot ad un prezzo ribassato. La Turchia ha mostrato interesse, ma non a tal punto da rompere il contratto con la Russia.
D'altronde, durante una visita a Mosca nel mese di aprile, Erdogan aveva detto che la Russia e la Turchia devono "rafforzare la cooperazione nella sfera tecnico-militare". E, durante un altro incontro (quello del G20 in Giappone il 28-29 giugno), Erdogan si giocherà l’ultima carta per convincere Washington a non escludere il suo paese dal programma sugli F-35.