Ankara: “Da lunedì rimpatriamo i jihadisti dell’Isis nei Paesi di origine”

Lo ha annunciato il ministro dell’Interno. Intanto la Turchia riceve ancora oggi fondi da Bruxelles, nonostante il congelamento dei negoziati sull’ingresso di Ankara nell’Ue. E in Germania è boom dell’export di armi verso il paese guidato da Erdogan

Ankara: “Da lunedì rimpatriamo i jihadisti dell’Isis nei Paesi di origine”

Inizierà lunedì l’espulsione verso i Paesi di origine (in molti casi europei) dei jihadisti dell’Isis catturati dalla Turchia. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Suleyman Soylu.

Intanto l’Ue continua a “pagare” la Turchia. Nonostante il congelamento de facto dei negoziati sull’ingresso della Turchia nell’Ue, Ankara ancora oggi riceve fondi da Bruxelles da investire nella democrazia, nello stato di diritto e nei diritti umani, e in parte come fondi pre-adesione all’Ue. Oltre ai 3 mld di euro erogati dall’Unione per gestire i rifugiati siriani.

E come se non bastasse, è boom delle esportazioni di armi tedesche verso la Turchia: i livelli registrati sono ai massimi dal 2005.

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