Non appena il cessate il fuoco in Libano è entrato in vigore, si è risvegliata la guerra civile siriana. In tre giorni, le formazioni ribelli hanno assunto il controllo di Aleppo, seconda città più grande della Siria, due milioni di abitanti, nel nord del paese. I ribelli hanno poi proseguito in direzione di Hama, più a sud.
Il primo dicembre l’aviazione siriana e quella russa sono intervenute per frenare l’avanzata dei ribelli, sostenuti (molto probabilmente) dalla Turchia. Ma perché i ribelli hanno deciso di entrare in azione ora?
La spiegazione potrebbe essere correlata alla guerra condotta da Israele, che ha indebolito Hezbollah e l’influenza iraniana, spianando la strada ai ribelli. Il terzo attore in gioco, Mosca, per ora appare distratto da altro.
Nel frattempo, si è andato complicando ulteriormente uno scacchiere, quello medio-orientale, già problematico.