Brasile, inizia la terza era Lula

Il neo presidente proverà a salvare l’Amazzonia, ma sulla guerra in Ucraina quale posizione assumerà il nuovo governo verdeoro? Il Brasile è la lettera B dei Brics, acronimo che indica un gruppo di paesi di cui fanno parte anche Russia, India, Cina e Sudafrica

Inizia la terza era Lula

Abito e cravatta blu, Luis Inacio Lula da Silva ha giurato davanti al Parlamento come nuovo presidente della Repubblica Federale del Brasile per il mandato 2023-2027, in una cerimonia iniziata con un minuto di silenzio per la leggenda del calcio brasiliano Pelé e per il Papa emerito Benedetto XVI. Presenti le delegazioni di circa 50 Paesi. Tra i partecipanti figurano il re di Spagna, Felipe IV, e i presidenti di Argentina, Alberto Fernandez; Bolivia, Luis Arce; Colombia, Gustavo Petro; Cile, Gabriel Boric; Paraguay, Mario Abdo Benitez; Uruguay, Luis Lacalle Pou; Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa; e Germania, Frank-Walter Steinmeier.

Lula diventa presidente per la terza volta, a vent’anni dall’inizio del suo primo mandato. Vincitore delle presidenziali di ottobre, fino a tre anni fa, colui che Barack Obama definì “il presidente più popolare del mondo”, scontava in una cella brasiliana una condanna a 12 anni per corruzione. Poi il voto, con la vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali e la conferma al ballottaggio, ha completato il riscatto politico dell’icona della sinistra latino americana dopo la scarcerazione nel 2019, in seguito a 580 giorni di detenzione, e l’annullamento delle condanna della Corte Suprema nel 2021. 

Presidente già per due mandati tra il 2003 e il 2011, l’anziano leader (77 anni) del Partido dos Trabalhadores nella sua campagna elettorale ha fatto perno sulla nostalgia per la crescita economica, favorita anche da fattori congiunturali come il boom dei prezzi delle materie prime esportate dal Brasile, vissuta durante la sua presidenza. Lula proverà ora a risollevare le sorti economiche del paese. Ma dovrà farlo navigando in condizioni più difficili di quelle di cui ha goduto nei suoi primi due mandati.

L’economia è in difficoltà e il paese è spaccato dopo quattro anni di Bolsonaro: Lula è stato eletto con appena il 50,9% dei voti, e dovrà necessariamente tenerne conto. Inoltre il nuovo presidente dovrà gestire le forze eterogenee che l’hanno portato al potere. Ed è atteso al varco sulla guerra in Ucraina, perché il Brasile è la lettera B dei Brics, acronimo che indica un gruppo di paesi di cui fanno parte anche Russia, India, Cina e Sudafrica. Durante la campagna elettorale Lula non si è soffermato molto sull’argomento, ma ora dovrà posizionare il Brasile in un conflitto che ha ripercussioni globali.

quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com