A Brasilia centinaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro, scontrandosi con la polizia, hanno invaso il palazzo del Congresso nazionale, facendo risuonare echi sinistri che rimandano all’assalto al Congresso di Washington del 6 gennaio 2021.
L’area intorno al Congresso era stata transennata dalle autorità, ma i “bolsonaristi” - che si rifiutano di accettare l’elezione di Lula - sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza e a devastare gli interni del palazzo. I sostenitori dell'ex presidente, oltre ad aver fatto irruzione nella sede del Parlamento, sono entrati anche nell’edificio del Planalto, sede dell’esecutivo, e nel Tribunale supremo elettorale.
Il presidente in carica, Lula da Silva, al momento dell’assalto, si trovava a San Paolo, mentre Bolsonaro 48 ore prima della scadenza del suo mandato è volato in Florida, dove si trova da giorni. Qualora l'ex capitano dell'esercito fosse giudicato colpevole dalla magistratura verdeoro per quanto accaduto a Brasilia cosa faranno gli Stati Uniti? Lo estraderanno?