La Corte suprema brasiliana annulla (per motivi procedurali) le condanne di Lula

L’ex leader può ricandidarsi alle elezioni del 2022. E sfidare Bolsonaro

La Corte suprema annulla le condanne di Lula
Luiz Inácio Lula da Silva

Luiz Inácio Lula da Silva torna in campo. Esce dalla lunga vicenda giudiziaria che lo ha inseguito per tre anni. Il giudice del Tribunale Supremo Federale Edson Fachin ha annullato tutti i quattro processi in cui il leader della sinistra brasiliana è imputato. Il motivo è legato a un fatto procedurale: il Tribunale che lo ha giudicato e condannato prima a dieci anni e poi in appello a 17, dei quali 580 giorni scontati in carcere, era incompetente.

Le rivelazioni di The Intercept Brazil avevano svelato un rapporto diretto tra il giudice Moro e il pool dei pm dell’inchiesta Lava Jato. Il primo suggeriva ai secondi quali prove trovare e come usarle nello scontro che avevano con il due volte presidente del Brasile.

Lula, che si è sempre proclamato innocente, è ora libero di candidarsi per il 2022.

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