Tre associazioni (ma non quella progressista Juezas y Jueces para la Democracia) che rappresentano più di 2.500 giudici in Spagna hanno scritto una lettera alla Commissione Europea in cui denunciano che lo stato di diritto nel Paese iberico “è a rischio” a causa di una “deriva legislativa” provocata da iniziative del governo — formato dal Partito Socialista e da Unidas Podemos — per riformare la giustizia.
I firmatari si riferiscono in particolare a due proposte: una, attualmente in discussione, prevede la riduzione delle maggioranze parlamentari necessarie per eleggere i membri del Consiglio Superiore della Magistratura. La seconda, già approvata, impedisce la nomina di nuovi membri quando il Consiglio è ad interim. Secondo i giudici contrari a queste riforme, il tentativo del governo è di rendere il potere giudiziario una “colonia dei partiti politici”.
La lettera è rivolta alla vicepresidente dell’Ue per i valori e la trasparenza, Vera Jourová, e al commissario per la giustizia, Didier Reynders. La richiesta rivolta a Bruxelles è di far rispettare alla Spagna lo stato di diritto e la separazione dei poteri.