Il fermo di Carles Puidgemont in Germania e l'arresto in Spagna di nove altri leader dell’indipendentismo catalano non è, come vorrebbe far credere lo stesso movimento autonomista, espressione del dispotismo spagnolo, ma semplicemente conseguenza di reati.
Non si tratta, dunque, di “prigionieri politici” arrestati per le loro idee, come vorrebbe la lettura eroica degli indipendentisti, ma di politici arrestati per dei reati e sulla base di un mandato d'arresto europeo.
I reati sono ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici, per aver convocato – e fatto quindi spendere alla comunità soldi per - un referendum illegale, quello dell’1 ottobre 2017 che ha portato alla dichiarazione unilaterale di indipendenza – atto altrettanto illegale - del 27 dello stesso mese.
La voce di quoted
L’arresto di Carles Puigdemont in Germania è l’ennesima tappa di una vicenda complicata e dolorosa, che riguarda la vita di un gruppo di politici, sospesi tra esilio e carcerazione, e riguarda, non dimentichiamolo, un’intera comunità di milioni di persone. Una cosa è certa: la questione va risolta. L’irridentismo estremista di Puigdemont non porta lontano, ma ancora peggio è la piega autoritaria assunta da Madrid. Così come le manette ai polsi sono un pò troppo per aver tentato di applicare idee, seppur sbagliate.