La disfatta, durante la notte elettorale fra il 4 e il 5 di luglio, ha preso forma: lo Scottish National Party (Snp), partito di governo, ha ottenuto solo 9 seggi nel parlamento britannico di Westminster. A 5 si sono fermati i conservatori e i liberal-democratici, mentre i laburisti hanno stravinto anche in Scozia, ottenendo ben 37 dei 57 seggi a disposizione.
Nessun seggio ai Verdi, partito in crescita in Scozia ma che stenta ancora ad affermarsi come forza con una visione politica più ampia e non limitata alle sole questioni ambientali.
Nelle precedenti elezioni generali britanniche, in Scozia, lo Snp aveva ottenuto 48 seggi, i laburisti appena uno, segnalando che per l’elettorato scozzese la causa indipendentista è certo ancora viva, ma ben lontana dall’essere una priorità.