Cosa c’è dietro il blocco della terza rata del Pnrr? È un’erogazione da 19 miliardi di euro che la Commissione europea dovrebbe aver già versato al governo al raggiungimento entro la fine dello scorso anno di 55 obiettivi da parte dell’Italia. Perché allora la rata non si sblocca?
Prima di pagare, i funzionari di Bruxelles hanno fatto dei controlli a campione su ciò che il governo affermava essere stato fatto. Sembra che a dicembre scorso l’Italia abbia dichiarato di aver già realizzato 7.500 posti letto per studenti, ma per alcuni di questi i lavori sono ancora in corso. Gli errori sono da distribuire fra il governo precedente (che ha sottovalutato la complessità del progetto) e l’attuale (che ha dichiarato a Bruxelles qualcosa che non era vero).
Non è una cosa da poco: senza quei fondi (i 19 mld) la liquidità disponibile del Tesoro a fine maggio era scesa ad appena 26,6 mld, mentre un anno fa era a 80 e due anni fa quasi di 100 miliardi.
L’esecutivo non ha preso la strada più semplice: non sarebbe stato meglio ammettere serenamente che non tutti gli studentati erano pronti e accettare di conseguenza da Bruxelles un pagamento parziale, magari 18,8 miliardi, in attesa di ricevere i duecento milioni restanti quando gli ultimi posti letto sarebbero stati a posto?