Francoforte, capoluogo dell’Assia, cuore finanziario della Germania e sede della Bce: sarà questa la città che ospiterà l’Amla, la nuova Autorità antiriciclaggio dell’Ue.
La lunga battaglia tra le nove città candidate a ospitare la nuova agenzia europea ha visto Roma in campo e in partita per buona parte delle complesse votazioni che hanno coinvolto prima il Consiglio Ue e i Rappresentanti permanenti dei 27, e poi nuovamente i governi dell’Unione ma questa volta assieme ai rappresentanti dell’Eurocamera. La Capitale italiana alla fine è rimasta sempre nella short list arrivando quarta, dopo Francoforte, Madrid e Parigi.
“L’Amla avrà poteri di vigilanza diretta e indiretta. Quella di oggi non rappresenta solo la scelta di una città, ma soprattutto un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità finanziaria”, ha sottolineato la presidenza belga, evidenziando che l’autorità “rappresenta un potente strumento per garantire l’integrità del sistema finanziario Ue” e “proteggere i cittadini dall'impatto dannoso del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo”. E, con più di 400 dipendenti, inizierà le sue operazioni a metà del 2025.
Alla fine a risultare decisivo è stato il peso politico del governo guidato da Olaf Scholz che per l’Amla ha già riservato tre potenziali edifici. La città dell’Assia - già sede come detto della Bce e anche dell’Autorità europea di vigilanza assicurativa (Eiopa) - è stata sostenuta con forza dal ministro delle Finanze, Christian Lindner, che nell’ultimo incontro pubblico davanti agli eurodeputati aveva promesso di raddoppiare i finanziamenti pubblici dedicati alla nuova Autorità, portandoli da 10 a 20 milioni di euro, utili a coprire l’affitto nei primi anni. Uno dei punti di forza è la vicinanza con l’Eurotower e con le 280 banche che hanno sede nel grande snodo finanziario, oltre a un mercato del lavoro internazionale con servizi di assistenza in lingua inglese e scuole internazionali per i dipendenti.
E ora - ha esultato il cancelliere Olaf Scholz - “Francoforte sarà un centro della finanza ancora più forte”.