Terza settimana di luglio: Viktor Orban farà il suo ingresso nell’arena del Parlamento europeo di Strasburgo da presidente di turno dell’Unione europea. L’agenda non è ancora definita e potrebbe esserci uno slittamento a settembre, ma al momento l’ipotesi più probabile è che il premier ungherese faccia il suo intervento davanti ai neoletti durante la prima sessione della plenaria per presentare le priorità del semestre di presidenza ungherese.
Orban si troverà davanti un emiciclo spaccato: i gruppi progressisti lo aspettano al varco, ma quelli della destra sovranista sono pronti a incoronarlo come icona di un’Unione europea “da cambiare”. A cominciare dalle sanzioni alla Russia.
C’è poi l’elefante nella stanza che è la procedura per articolo 7 avviata nei confronti di Budapest su richiesta dell’Europarlamento: se il Consiglio decidesse di portare avanti l’iter, in teoria spetterebbe proprio alla presidenza ungherese presiedere le riunioni nel prossimo semestre.