L'Unione europea ha raggiunto un accordo politico sull’aumento del consumo di energia rinnovabile, in linea con le proposte legislative del pacchetto "Energia pulita per tutti" (adottato dalla Commissione europea il 30 novembre 2016): il nuovo quadro normativo, oltre alla direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia approvata il 14 maggio scorso, si arricchisce di un nuovo obiettivo vincolante di 32% di rinnovabili per l’Ue entro il 2030, con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023.
La priorità politica dell’Ue è dunque chiara: diventare leader nelle rinnovabili – per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati - e mantenere il suo ruolo di guida nella lotta contro il cambiamento climatico, nella transizione verso l’energia pulita e nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi. E sviluppare misure concrete che stimolino gli investimenti nel settore della green economy, grazie anche alla semplificazione amministrativa.
Secondo il commissario Ue per l’Azione e l’energia per il clima, Miguel Arias Cañete, queste nuove regole daranno un nuovo impulso all’economia comunitaria e maggiori certezze per gli investitori: “Ora chiedo al Parlamento europeo e al Consiglio di continuare a negoziare con lo stesso impegno e completare il resto delle proposte del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei, che ci metterà sulla giusta strada verso la strategia a lungo termine che la Commissione intende presentare entro la fine di quest'anno”. L’impegno dell’Ue riguardo alle emissioni di CO2 è di ridurle di almeno il 40% entro il 2030.
Intanto, come riporta il rapporto annuale sull’energia stilato da BP, la rapida crescita della produzione da fonti rinnovabili è proseguita nel 2017 con un aumento globale del 17%. In Europa la Danimarca è al primo posto per energia pulita con il 68%, seguita dalla Germania con il 30%, il Regno Unito con il 28%, la Spagna con il 25% e l’Italia con il 23%. L’eolico rappresenta la fonte rinnovabile più importante per la produzione di energia europea con una quota di almeno il 15% (o più) in Irlanda, Lituania, Germania, Portogallo e Spagna. La generazione di energia pulita (non idroelettrica) in Ue è salita a 670 TWh (terawattora) nel 2017, più di tre volte rispetto al suo livello di dieci anni fa.
Statistical Review of World Energy 2018 - Energie rinnovabili (BP)