I combustibili fossili in Italia rappresentano l’80% del mix energetico, mentre le rinnovabili coprono il restante 20%. Dati sotto la media Ue, dove i combustibili fossili si fermano al 69%, con le rinnovabili che superano invece il 30%. È quanto emerge nel capitolo dedicato all’Italia del Rapporto della Commissione Ue sullo stato dell’Unione dell’energia.
Tornando all’Europa nel suo insieme, nei primi sei mesi del 2024, metà dell’energia elettrica prodotta nell’Ue proveniva da fonti rinnovabili. Inoltre, l’energia eolica ha superato il gas, diventando la seconda fonte di energia elettrica dell'Ue dopo l’energia nucleare.
Al contempo, le emissioni di gas serra dell’Ue sono diminuite del 32,5% dal 1990 al 2022, mentre l’economia dell’Ue è cresciuta di circa il 67% nello stesso periodo.
L’Ue è anche riuscita a garantire che la quota di gas russo nelle importazioni Ue scendesse dal 45% nel 2021 al 18% entro giugno 2024. Nel frattempo, le importazioni da partner ritenuti più affidabili come Norvegia e Stati Uniti sono aumentate.