Paradosso Brexit: Londra deve proporre un nome per il posto di Commissario europeo
La flextension (il posticipo al 31 gennaio dell’uscita del Regno Unito dall’Ue) prevede che in tempi rapidi il governo britannico proponga un nome per il posto di Commissario al pari di tutti gli altri paesi
2 Novembre, 2019
UeStrategie & RegoleNewsBrexit
“La decisione presa sull’estensione flessibile della Brexit contiene nel paragrafo 14 l’obbligo del Regno Unito di suggerire un candidato per il posto di commissario”.
A esprimersi così sulla novità introdotta dalla flextension, ovvero il posticipo dell’uscita del Regno Unito dall’Ue al 31 gennaio, è stata la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva.
“Non voglio speculare sulla tempistica anche perché non sappiamo quando avverrà la Brexit - ha aggiunto Andreeva -. La presidente eletta è in contatto permanente con tutti gli stati membri e vedremo nelle settimane a venire se si concretizzerà qualcosa”.
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