Nel tentativo di sbloccare i negoziati, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha messo sul piatto una nuova proposta di compromesso che prevede una riduzione di circa 50 miliardi delle sovvenzioni a fondo perduto, che scendono così da 500 a 450 mld.
Inoltre Michel propone di dare rimborsi più alti (meccanismo correttivo della contribuzione al Bilancio) per Svezia, Danimarca e Austria. Stoccolma e Copenaghen ottengono 25 milioni in più, passando, rispettivamente, da 798 a 823 milioni e da 197 a 222 mln. A Vienna vanno 50 mln in più (da 237 a 287 mln).
Altri due elementi compongono la proposta del presidente del Consiglio europeo.
Primo, approvare una chiave di distribuzione modificata dei finanziamenti europei (60% dei fondi distribuiti in base a Pil e disoccupazione degli ultimi 5 anni, e il 40% in base al calo della crescita solo dell’ultimo anno).
Secondo, l’introduzione di un ‘freno di emergenza’ sulla governance, con la possibilità per i Paesi di bloccare l'esborso dei fondi e chiedere l'intervento del Consiglio.