Un fatto relativamente limitato alla politica belga potrebbe avere ripercussioni a livello europeo. Fino ad arrivare a vedere Viktor Orban, il più ostico tra i premier dei Paesi membri dell’Ue, alla guida del Consiglio europeo. L’attuale presidente, Charles Michel, ha infatti comunicato nei giorni scorsi di aver deciso di candidarsi alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo come capolista del suo partito (il Movimento Riformatore).
Questo vuol dire che l’ex premier belga dovrà terminare in anticipo il suo mandato, in scadenza a novembre. E dunque da luglio a guidare il tavolo dei leader dovrà esserci un sostituto che potrebbe prendere il nome di Viktor Orban. In caso di “vacatio”, in effetti, la guida del Consiglio europeo è assunta dal premier del Paese che guida il semestre di presidenza Ue. E dal primo luglio è il turno dell’Ungheria.
Per evitare questo scenario una soluzione ci sarebbe: i 27 leader comunitari dovranno definire l’intero pacchetto di nomine Ue (che comprendono la presidenza della Commissione, del Consiglio europeo e l’Alto rappresentante per la politica estera Ue) alla prima riunione utile dopo le Europee del 9 giugno: il calendario prevede un vertice il 27-28 giugno. Appena un paio di giorni prima del via a Orban.