Il ministro della Difesa dell'Australia Richard Marles ha annunciato un aumento delle spese militari di ben 32 miliardi di dollari americani per il prossimo decennio.
L'incremento è finalizzato principalmente allo sviluppo di missili a lungo raggio, navi da guerra e droni. Il 40 per cento dei fondi stanziati sarà infatti riservato alla Marina militare, affinché sviluppi piani ambiziosi sia per flotta di superficie sia per quella subacquea (sottomarini a propulsione nucleare e droni Ghost Shark).
Il riarmo rispecchia le esigenze difensive di Canberra in un frangente storico in cui cresce la rivalità sino-americana nel Pacifico orientale. L’Australia, così, conferma il proprio schieramento al fianco degli alleati Aukus (Usa e Regno Unito).
In ogni caso, anche qualora venisse implementato con successo, il riarmo vedrebbe comunque tempistiche assai lunghe e le spese militari passerebbero solo dal 2 del pil al 2,4 per cento nel 2034.